VITA E OPERE DI CHARLES DARWIN 1809 - 1882

Questa mostra è nata in occasione del bicentenario della nascita di Charles Darwin e ha il prioritario scopo di ricordare la memoria e l’operato di questo grande eclettico naturalista inglese. Fu ideatore e membro di importanti spedizioni scientifiche, la più nota è quella delle Isole Galapagos. Si dimostrò uomo di scienza e di grandi capacità intuitive, si distinse come geologo, ornitologo, erpetologo, botanico ed entomologo. Sappiamo che fu anche abile preparatore tassidermista. Il British Museum di Londra conserva molto materiale da egli stesso raccolto e preparato. Fu autore di molti testi, ma il più importante rimane sicuramente “On The Origin of Species” pubblicato a Londra nel 1859 e tradotto in svariate lingue. Le teorie sull’evoluzione della specie contenute in questa sua monumentale e innovativa opera divennero ben presto oggetto di animate discussioni e critiche da parte del mondo scientifico più conservatore, anche i movimenti di pensiero religioso guardarono con sospetto le teorie da lui avanzate. Oggi possiamo tranquillamente affermare che fu il precursore di tutta una serie di scoperte e deduzioni scientifiche da ritenersi fondate e valide. La mostra è riuscita a raccogliere ed esporre rare prime edizioni in lingua italiana e straniera inerenti i suoi studi più importanti  e bibliografie sulla sua vita, unitamente a una singolare collezione filatelica–numismatica commemorativa, ma ciò che maggiormente impressiona è la fedele riproduzione a grandezza naturale di Charles Darwin che si presenta seduto al suo tavolo di lavoro intento ad esaminare testi e pelli di uccelli. E’ stato raffigurato quando aveva raggiunto i settant'anni d’età, è vestito con abiti d'epoca di fattura inglese. La mostra vede poi la ricostruzione, sempre a grandezza naturale, di alcuni animali che lui ha studiato ed esaminato con maggiore attenzione: due tartarughe giganti delle Galapagos (Chelonoidis nigra) create per essere toccate e cavalcate dai bambini; un esemplare adulto di dodo (Raphus cucullatus) estintosi nel 1680 nelle Isole Mauritius e un adulto di alca impenne (Pinguinus impennis), specie che sappiamo egli studiò con attenzione proprio per la loro singolare struttura. La mostra è anche corredata da numerosi poster descrittivi 70 x 100 cm incorniciati a giorno in plexiglass, che possono essere esposti su apposite griglie metalliche, nel rispetto di tutte le normative vigenti antinfortunistiche. Da non sottovalutare è la serie di crani in calco o originali inerenti le diverse fasi evolutive degli ominidi che furono al centro dei suoi più impegnativi studi e teorie. Inoltre è possibile esporre due sue originali preparazioni tassidermiche in pelle relative a due specie ornitiche.